venerdì 14 dicembre 2012

note



90-91.Quando ... Circe: "Quando mi allontanai da Circe", queste parole sono pronunciate da Ulisse; l'avventura che qui sta raccontando ha inizio nel momento in cui egli abbandona con i suoi compagni la maga Circe.  91. sottrasse: trattenne (ingannandomi, lusingandomi). 92-93 prima ... nomasse: prima che Enea la chiamasse così; il luogo in cui risiedeva la maga Circe sarà poi chiamato Gaeta da Enea. Gaeta era il nome della nutrice di Enea, morta proprio in quel luogo. 94. pieta: pietà; qui, più precisamente, l'affetto e la devozione tipici di un figlio verso il padre. 95-96. 'l debito amore ... lieta: il doveroso amore che avrebbe dovuto rende­re felice Penelope.  97. potero: poterono.  98-99. a divenir... del valore: di diventare esperto del mondo, dei vizi e delle virtù degli uomini. 100. l'alto mare aperto: la parte occidentale del Mediterraneo. 101 un legno: una nave. 101-102. quella compagna... diserto: con quei pochi compagni (piccola compagnia) dai quali non ero stato abbandonato. 103 lito: costa (Ulisse vede sia la costa africana sia quella europea). 104 Morrocco, e l'isola d'i Sardi: il Marocco e la Sardegna. 105 l'altre: le altre isole del Mediterraneo occidentale (la Sicilia, la Corsica e le Baleari). 106 tardi: lenti, affaticati dall'età. 107-109. quando venimmo ... non si metta: quando arrivammo a quello stretto (Gibilterra) dove Ercole pose i suoi due segnali (due colonne, dette appunto Colonne d'Ercole), affinché gli uomini non vadano oltre quel punto. 110 da la man ... Sìbilia: lasciai (superai) Siviglia alla mia destra. 111 Setta: Céuta, una località della costa africana. 112-113. per cento milia perigli: attraverso centomila pericoli. 114-117. a questa tanto ... sanza gente: non vogliate negare l'esperienza (e la conoscenza) del mondo disabitato a quel poco che rimane della nostra vita sensibile (la vigilia d'i nostri sensi), andando dietro al sole, cioè verso occiden­te. Per gli antichi, oltre le colonne d'Ercole non esistevano terre abitate.  118. semenza: il seme da cui discendete, quindi la vostra origine. 119-120. fatti non foste ... canoscenza: non siete stati creati per vivere come bruti, come creature prive di ragione, ma per raggiungere la virtù e il sapere. 121-123. Li miei compagni ... ritenuti: con questo piccolo discorso io resi i miei compagni così ansiosi di proseguire il viaggio, che dopo (aver parlato) a stento sarei riuscito a trattenerli. 124. volta ... mattino: rivolta la poppa della nave verso oriente, e quindi la prua verso occidente. La prua è la parte anteriore della nave.  125 de remi... volo: trasformammo i remi in ali per il nostro folle volo, cioè remammo con tanta forza che la nave sembrava volare; Ulisse dice che il volo era "folle" perché ormai sa che era compiuto contro la volontà divina. 126 acquistando ... mancino: avanzando sempre verso sinistra; Ulisse e i suoi compagni navigano verso sud-ovest, dopo aver varcato lo stretto di Gibilterra. In questo modo viaggiano verso gli antipodi dell'Europa, proprio là dove si trovava la montagna del Purgatorio. 127-129. Tutte le stelle ... marin suolo: di notte si vedevano già tutte le stel­le dell'altro emisfero (quello australe, il cui cielo non è visibile dall'Europa), mentre il nostro emisfero era ormai tanto basso sotto l'orizzonte (il marin suolo), che non si vedeva più; i navigatori hanno ormai superato l'Equatore.  130-132. Cinque volte ... alto passo: la luna (la sua parte visibile a noi, quel­la inferiore) si era già accesa e spenta cinque volte da quando avevamo inizia­to il difficile viaggio; erano cioè trascorsi cinque mesi. 133 n'apparve una montagna, bruna: ci apparve una montagna, scura; è il monte del Purgatorio. 134 parvemi: mi sembrò.  135 avea: avevo. 136 Noi ci allegrammo ... pianto: noi ci rallegrammo, ma ben presto la nostra allegria si trasformò in pianto. 137 che: perché; un turbo: un turbine, un vortice di vento. 138 del legno il primo canto: la parte anteriore della nave, la prua. 139 il fè: la fece (si riferisce alla nave).140-141. a la quarta ... altrui piacque: al quarto giro il vento fece sollevare in alto la poppa e sprofondare la prua, secondo la volontà di qualcuno. La nave si inabissa.

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