sabato 26 settembre 2015

ANTOLOGIA PER IL 28

LA NARRATIVA FANTASY
 La storia del genere
La parola inglese fantasy significa semplicemente "fantasia" ma, se riferita a un genere narrativo, di­venta intraducibile in italiano, e indica storie di magia, ambientate generalmente in periodo me­dievale, però un Medioevo fantastico, oppure in un futuro lontano in cui l'umanità ricomincia a vi­vere dopo eventi catastrofici. Si potrebbe definire il fantasy come un'epica moderna che riprende al­cuni temi dai poemi cavallereschi, dalla mitologia scandinava e dai racconti di viaggio e di avventura. Elementi fantastici erano del resto già presenti nei poemi dell'antichità come, per esempio, nell'Odissea di Omero e nell'epica medievale, dal poema anglosassone Beowulf alle storie di re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda. Fra le prime opere moderne di contenuto fanta­stico possiamo citare il romanzo Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll (1832-1898) e Il meraviglioso mago di Oz di Lyman Frank Baum (1856-1919), in cui gli autori affrontano il tema del viaggio fantastico in un'altra dimensione, il paese delle meraviglie nel caso di Alice e il regno di Oz nel caso di Dorothy.


LE GRANDI SAGHE
La narrativa fantasy, nata come genere di consu­mo, ha acquistato una sua dignità letteraria grazie a John Ronald Reuel Tolkien (1892-1973), autore del famosissimo II signore degli anelli. Nel podero­so romanzo, pubblicato nel 1954-1955, si narrano le avventure di Frodo, un giovane hobbit incarica­to dal saggio mago Gandalf di distruggere l'Anello del Potere per evitare che se ne impadronisca Sauron, l'Oscuro Signore, che imporrebbe sul mondo il dominio del Male. Lo scrittore ci introdu­ce in un universo di pura invenzione, la Terra di Mezzo, che descrive però con grande precisione, nei dettagli, con la sua geografia, con la sua storia, la sua mitologia, il suo alfabeto, la sua lingua. Anche un grande amico di Tolkien, Clive Staples Lewis (1898-1963), scrisse un ciclo di romanzi per ragazzi di grande successo, Le cronache di Narnia, in cui si racconta la storia di quattro fra­telli che, giunti nel mondo parallelo di Narnia at­traverso un passaggio segreto in fondo a un ar­madio, intrecciano le loro avventure a quelle di streghe, fauni e animali parlanti, trovandosi a combattere contro le terribili forze del Male, fin­ché, quando ogni speranza sembra perduta, ac­corre a salvarli il magico leone Arslan.

LA STORIA RECENTE
Autore di racconti fantasy apprezzato sia dai giovani sia dagli adulti, è il tedesco Michael Ende (1929-1995) che, nel romanzo La storia in­finita, affronta il tema dell'innocenza che vince le forze del Male raccontando la storia di un ra­gazzino impacciato e insicuro che, entrato in un libro magico, si trova nel fantastico territorio di Fantasia a combattere contro il Nulla, che sta di­vorando il mondo.
In questo genere di narrativa si sono cimentati va­ri scrittori, tra cui lo statunitense Terry Brooks (n. 1944), autore del Ciclo di Shannara, in cui sono presenti numerose analogie con Il signore degli anelli.
Più recentemente, l'americana Ursula Kroeber Le Guin (n. 1929) ha scritto una trilogia dedicata al mondo incantato di Terramare (o Earthsea), fatto di arcipelaghi  e  di  acque  sconfinate,  che ha  per protagonista Ged, un giovane
apprendista mago, in perenne lotta contro il Male. Il fantasy è divenuto un fenomeno di largo consu­mo con la scrittrice inglese Joanne Kathleen Rowling (n. 1965), la creatrice della saga di Har­ry Potter, il ragazzino orfano allevato dagli zìi, che scopre di avere ereditato straordinari poteri dai genitori maghi e li usa per sconfiggere il Si­gnore Oscuro, il perfido Voldemort.



Le caratteristiche del genere

La narrativa fantasy ha come motivo conduttore la missione che l'eroe deve compiere, combat­tendo le forze distruttrici del Male, in una rap­presentazione di fatti, ambienti e personaggi non realistici; in genere presenta alcune carat­teristiche costanti.

IL TEMPO E L'AMBIENTE
Le vicende si svolgono generalmente in un remo­to passato o in un lontano futuro, e sono am­bientate in universi paralleli, sullo sfondo di pae­saggi affascinanti o minacciosi: spazi immensi, cieli tersi o tempestosi, fitte foreste, infide paludi, oscure caverne, montagne inaccessibili.

I PERSONAGGI
I personaggi sono esseri umani, principi, princi­pesse, guerrieri e stregoni dotati di grandi pote­ri, ma anche personaggi fantastici come elfi, hobbit, draghi, nani, troll, minotauri, goblin, stre­ghe, orchi, demoni.

LA RICERCA
L'eroe intraprende un viaggio per compiere una missione che gli è stata affidata: ricercare una persona o un oggetto, salvare una princi­pessa, difendere il suo popolo... Nel suo cammi­no spesso è accompagnato da aiutanti: saggi che lo guidano con i loro consigli, maghi che lo aiutano con i loro doni fatati, cavalieri valorosi, altri eroi o eroine.

LA LOTTA E LA MAGIA
Per raggiungere il suo scopo, l'eroe deve supe­rare prove e ostacoli e lottare contro malvagi antagonisti che spesso fanno ricorso ad arti malefiche.
Nel mondo parallelo del fantasy esiste tutto un repertorio magico, fatto di filtri, spade invincibi­li, erbe, anelli del potere, talismani, bastoni dagli straordinari poteri, descritti con scrupoloso ed efficace realismo.

I TEMI, LA STRUTTURA, IL LINGUAGGIO
I temi della vita e della morte, della difesa della comunità e della sua distruzione, della pace e della guerra, della giustizia e dell'ingiustizia, dell'onore e del disonore, della gloria, del valore, del potere confluiscono nel tema di fondo della narrativa fantasy: l'eterna lotta tra il Bene e il Male incarnati in personaggi schematici, o del tutto buoni o del tutto cattivi. Nel corso delle ripetute lotte contro le forze del Male, l'eroe mette alla prova se stesso e progre­disce in verità e saggezza. Dal punto di vista della narrazione, il romanzo fantasy segue la medesima struttura del rac­conto fiabesco, con l'eroe che parte per una missione, supera una serie di ostacoli finché non riesce a raggiunge il suo scopo. Per trasportare più facilmente il lettore nel mondo "parallelo" del fantasy, dal punto di vi­sta espressivo gli autori fanno ricorso a descri­zioni particolarmente ricercate.

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