90-91.Quando ... Circe: "Quando mi allontanai da
Circe", queste parole sono pronunciate da Ulisse; l'avventura che qui sta
raccontando ha inizio nel momento in cui egli abbandona con i suoi compagni la
maga Circe. 91. sottrasse: trattenne (ingannandomi, lusingandomi). 92-93 prima ... nomasse: prima che Enea
la chiamasse così; il luogo in cui risiedeva la maga Circe sarà poi chiamato
Gaeta da Enea. Gaeta era il nome della nutrice di Enea, morta proprio in quel
luogo. 94. pieta: pietà; qui, più
precisamente, l'affetto e la devozione tipici di un figlio verso il padre. 95-96. 'l debito amore ... lieta: il
doveroso amore che avrebbe dovuto rendere felice Penelope. 97.
potero: poterono. 98-99. a divenir... del valore: di diventare esperto del
mondo, dei vizi e delle virtù degli uomini. 100. l'alto mare aperto: la parte occidentale del
Mediterraneo. 101 un legno: una nave. 101-102. quella compagna... diserto: con quei pochi compagni
(piccola compagnia) dai quali non ero stato abbandonato. 103 lito: costa (Ulisse vede sia la costa africana sia quella
europea). 104 Morrocco, e l'isola
d'i Sardi: il Marocco e la
Sardegna. 105 l'altre: le
altre isole del Mediterraneo occidentale (la Sicilia, la Corsica e le Baleari). 106 tardi: lenti, affaticati dall'età. 107-109. quando venimmo ... non si metta: quando arrivammo a quello
stretto (Gibilterra) dove Ercole pose i suoi due segnali (due colonne, dette
appunto Colonne d'Ercole), affinché gli uomini non vadano oltre quel punto. 110 da la man ... Sìbilia: lasciai
(superai) Siviglia alla mia destra. 111 Setta:
Céuta, una località della costa africana. 112-113.
per cento milia perigli: attraverso centomila pericoli. 114-117. a questa tanto ... sanza gente: non vogliate negare
l'esperienza (e la conoscenza) del mondo disabitato a quel poco che rimane
della nostra vita sensibile (la vigilia d'i nostri sensi), andando dietro al
sole, cioè verso occidente. Per gli antichi, oltre le colonne d'Ercole non
esistevano terre abitate. 118.
semenza: il seme da cui discendete, quindi la vostra origine. 119-120. fatti non foste ...
canoscenza: non siete stati creati per vivere come bruti, come creature prive
di ragione, ma per raggiungere la virtù e il sapere. 121-123. Li miei compagni ... ritenuti: con questo piccolo discorso
io resi i miei compagni così ansiosi di proseguire il viaggio, che dopo (aver
parlato) a stento sarei riuscito a trattenerli. 124. volta ... mattino: rivolta la poppa della nave verso oriente,
e quindi la prua verso occidente. La prua è la parte anteriore della nave. 125 de
remi... volo: trasformammo i remi in ali per il nostro folle volo, cioè remammo
con tanta forza che la nave sembrava volare; Ulisse dice che il volo era
"folle" perché ormai sa che era compiuto contro la volontà divina. 126 acquistando ... mancino: avanzando
sempre verso sinistra; Ulisse e i suoi compagni navigano verso sud-ovest, dopo
aver varcato lo stretto di Gibilterra. In questo modo viaggiano verso gli
antipodi dell'Europa, proprio là dove si trovava la montagna del Purgatorio. 127-129. Tutte le stelle ... marin
suolo: di notte si vedevano già tutte le stelle dell'altro emisfero (quello
australe, il cui cielo non è visibile dall'Europa), mentre il nostro emisfero
era ormai tanto basso sotto l'orizzonte (il marin suolo), che non si vedeva
più; i navigatori hanno ormai superato l'Equatore. 130-132.
Cinque volte ... alto passo: la luna (la sua parte visibile a noi, quella
inferiore) si era già accesa e spenta cinque volte da quando avevamo iniziato
il difficile viaggio; erano cioè trascorsi cinque mesi. 133 n'apparve una montagna, bruna: ci apparve una montagna, scura;
è il monte del Purgatorio. 134 parvemi:
mi sembrò. 135 avea: avevo. 136 Noi
ci allegrammo ... pianto: noi ci rallegrammo, ma ben presto la nostra allegria
si trasformò in pianto. 137 che:
perché; un turbo: un turbine, un vortice di vento. 138 del legno il primo canto: la parte anteriore della nave, la
prua. 139 il fè: la fece (si
riferisce alla nave).140-141. a la quarta ... altrui piacque: al quarto giro il
vento fece sollevare in alto la poppa e sprofondare la prua, secondo la volontà
di qualcuno. La nave si inabissa.
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