Don Piero Corsi e il volantino choc sul femminicidio
Il parroco di Lerici ha affisso un volantino in cui accusa le donne di «provocare» la violenza maschile«Bambini abbandonati a loro stessi, case sporche, piatti in tavola freddi e da fast food, vestiti sudici. Dunque se una famiglia finisce a ramengo e si arriva al delitto (forma di violenza da condannare e punire con fermezza), spesso le responsabilità sono condivise», si legge sul volantino.
E poi ancora, in merito alla violenza sessuale: «Quante volte vediamo ragazze e signore mature circolare per strada con vestiti provocanti e succinti? Quanti tradimenti si consumano sui luoghi di lavoro, nelle palestre e nei cinema? Potrebbero farne a meno. Costoro provocano gli istinti peggiori e poi si arriva alla violenza o abuso sessuale (lo ribadiamo. Roba da mascalzoni). Facciano un sano esame di coscienza: forse questo ce lo siamo cercate anche noi?».
Le parole del volantino hanno ovviamente sollevato un putiferio. Il vescovo di La Spezia Monsignor Palletti ha subito ordinato di ritirare il volantino nel quale «si leggono motivazioni inaccettabili che vanno contro il comune sentire della Chiesa». Le forze politiche hanno condannato con voce unanime le parole di don Piero, così come hanno fatto le associazioni che si occupano di combattere la violenza sulle donne.
Interpellato dai giornalisti, il parroco di Lerici si è appellato al diritto universale di «esprimere la propria opinione». La mattina di giovedì 27 dicembre è stata diffusa la notizia di un suo pentimento e dell'intenzione di lasciare l'abito talare, ma poi è stato tutto smentito. «Quanto scritto nel comunicato non l'ho inviato io, è totalmente inventato», ha infatti dichiarato don Piero. «Sono dispiaciuto per le ingiurie ricevute in questi giorni».
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